Lo scorso anno Epic Games – la software house che sviluppa il gioco Fortnite – ha citato in giudizio Apple e Google per le commissioni sugli acquisti all’interno delle app, e prima ancora aveva tentato di attivare in Fortnite un sistema di pagamento parallelo in grado di scavalcare i meccanismi di pagamento delle commissioni predisposti da Apple e Google.
Il sito The Verge riferisce di documenti emersi in tribunale californiano (Epic ha citato Google e Apple in varie giurisdizioni, Australia inclusa), dai quali emergerebbe che Google si sentiva minacciata dal sistema di pagamento alternativo previsto in Fortnite e avrebbe pensato di comprare “una parte o tutta Epic Games”, in modo da impedire agli sviluppatori di trasformarsi in loro competitor.
Google avrebbe predisposto ostacoli contrattuali e tecnici rendendo complesso per gli utenti sfruttare il “sideloading” (la possibilità di caricare app e fare acquisti in-app al di fuori dello store ufficiale), impedendo ad OEM come OnePlus di fare accordi con Epic Games per consentire installazioni e aggiornamenti delle app di Epic Games senza passare dal Play Store di Google.
Epic Games ha riferito che all’epooca aveva investito “notevoli risorse” per creare una versione ottimizzata di Fortnite per OnePlus e di un accordo che era praticamente cosa fatta ma che l’OEM in questione sarebbe stato praticamente obbligato da Google ad annullare l’accordo.
Ad Epic Games, Google avrebbe proposto un “accordo speciale” per lanciare Fortnite sul Play Store, ulteriore misura pensata per bloccare il sideloading. Facendo l’offerta, i senior manager responsabili del Play Store avrebbero evidenziato la pessima esperienza che avrebb comportato il sideloading per l’utente, con oltre 15 passaggi necessari per questi ultimi per scavalcare il Play Store.
Epic Games ha poi rifiutato l’accordo con Google, optando per la distribuzione di Fortnite per Android mediante il suo sito web e con una partnership con Samsung.
Oltre a dover affrontare la causa con Epic Games per questioni antitrust, Google si trova ad affrontare una diversa causa da parte di 36 diversi Stati USA che accusando la società di violare le leggi antitrust abusando del suo potere a danno degli sviluppatori attraverso il Google Play store, (dove si acquistano le app per il sistema operativo Android), restringendo la possibilità di usare store di terze parti e scoraggiando il download diretto di app.
La diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.