Due anni dopo la sua presentazione, Google ha cominciato a sfruttare il formato WebP nel Chrome Web Store. WebP è un formato di compressione aperto, pensato specificatamente per le immagini e sviluppato da Google dal codec VP8. Secondo Google mediamente il 60% del “peso” di una pagina web è collegato alle immagini incluse; convertendo le immagini PNG e JPG in formato WebP la casa di Mountain View sostiene di aver ridotto la dimensione delle pagine mediamente del 30%, “diversi terabyte al giorno” considerando le applicazioni visualizzate sullo store, dice Stephen Konig, a capo del team che sviluppa Chrome.
Tra i browser che supportano WebP (oltre ovviamente a Chrome) c’è Opera (ne abbiamo parlato qui). Safari e Firefox non supportano invece questo formato. A proposito di Firefox, procede invece bene l’integrazione di Mozilla per il WebRTC, framework per la gestione delle videochiamate direttamente dal browser, senza bisogno di installare plug-in. WebRTC è basato su tecnologie acquistate dal provider VoIP Global IP Solutions tre anni addietro e anche questo ha la peculiarità di sfruttare tecnologie del l codec open source di Google denominato VP8. Qualche giorno addietro Todd Simpson, Chief Innovation Officer di Mozilla, e Hugh Finnan, Google Product Management, hanno mostrato in videochat la tecnologia (supportata in Chrome 25 beta e nell’ultima nighlty build di Firefox 21 dopo la modifica di alcune impostazioni).
[A cura di Mauro Notarianni]