Google ieri ha presentato i risultati finanziari del quarto trimestre fiscale dettagliando, per la prima volta, il fatturato di alcuni settori che non hanno a che fare con le ricerche. Dai dati si viene a sapere, ad esempio, che la grande ‘G’ ha guadagnato 2,5 miliardi dollari dal settore della pubblicità “visuale” (banner con immagini o video). I dati più interessanti sono ad ogni modo quelli concernenti i ricavi dalla pubblicità nel settore della telefonia cellulare, campo nel quale Google guadagna un miliardo di dollari l’anno.
Eric Schmidt non ha considerato la monetizzazione derivante dalla pubblicità presente nelle applicazioni, un settore che penalizza l’azienda di Mountain View e nel quale è invece molto attiva Apple. Ricordiamo che, secondo quanto stabilito da alcune recenti ricerche sul business della pubblicità su dispositivi tascabili, iAD di Apple si avvia a conquistare il 21% del mercato e questo a scapito di tutti gli altri network, dai pesi massimi come Google (che a dicembre 2009 aveva il 29% del business e a fine 2010 potrebbe scendere al 21%) ai protagonisti minori come Nokia (destinata a passare dal 5 al 2%). Tradotto in termini percentuali, l’ingresso di Apple nel settore determinerebbe cali dal 22% (Google) a un pesantissimo -60% (Nokia). Yahoo, la società di Carol Bartz che ha conquistato qualche titolo su Internet nei giorni scorsi quando ha vaticinato la rovina di iAD, pagherebbe pure duramente con un calo dal 12 al 9% del mercato (ovvero -25%) mentre Microsoft, alleata in diversi settori del business dell’on line di Yahoo, passerebbe dal 10 al 7% (-30%).
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[A cura di Mauro Notarianni]