Citando sue non meglio precisate fonte, TechCrunch afferma che Google è in trattativa per l’acquisizione di Softcard, società specializzata nei pagamenti da dispositivi mobili. In precedenza conosciuta come ISIS, l’operazione per la sua acquisizione potrebbe costare meno di 100 milioni di dollari: un affare che permetterebbe alla grande “G” di acquisire importanti Proprietà Industriali e Intellettuali (IP). Pare che Softcard sia in possesso di almeno 120 brevetti di particolare interesse e questi potrebbero essere sfruttati per nuove funzioni in Google Wallet.
Softcard è una joint venture supportata da Verizon, AT&T e T-Mobile; una mascotte ad hoc, “Tappy”, è stata creata per far conoscere agli utenti di smartphone Android e Windows i pagamenti contactless nei negozi al dettaglio. Il servizio supporta American Express, Chase, Wells Fargo e altri istituti ed è utilizzabile in oltre 200.000 esercizi commerciali degli Stati Uniti. Nonostante investimenti milionari, Softcard non è ad ogni modo riuscita ad ottenere successo e 60 persone che lavorano per questa società sono state recentemente licenziate.
A novembre dello scorso anno il CEO di Softcard Michael Abbott aveva dichiarato che Apple Pay aveva risollevato l’interesse nei confronti dei pagamenti mobile, evidenziando una crescita nei download dell’app Softcard. I sistemi contactless che supportano Apple Pay sfruttano la tecnologia NFC e probabilmente supportano anche Softcard. I due servizi di pagamento sfruttano protocolli wireless simili ma meccanismi di transazione differenti. Apple Pay sfrutta un codice a 16 cifre univoco denominato “Device Account Number”, crittografato e memorizzato in totale sicurezza nel Secure Element su iPhone o su Apple Watch; Softcard memorizza i dati delle carte di credito sulla SIM dell’utente trasmettendo questi dati al POS.
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