Google ha fatto un passo avanti verso la messa al bando dei cookie di terze parti su Chrome: il colosso di Internet ha iniziato a testare i propri token di fiducia con gli sviluppatori, con la promessa che molti altri sarebbero presto arrivati. Come anticipato in passato, la società spera di eliminare gradualmente i cookie di terze parti in Chrome, senza ovviamente rinunciare a soddisfare le esigenze di utenti e inserzionisti.
I trust token di Google hanno lo scopo di favorire la fiducia degli utenti tra i siti senza fare affidamento su dati identificativi persistenti come nei cookie di terze parti. In teoria, questi servono a prevenire le frodi pubblicitarie basate su bot senza legare i dati alle persone.
La società spera ancora di eliminare tutti i cookie di terze parti entro il 2022. Il test ha avuto esito positivo poiché Google sta migliorando la trasparenza degli annunci. Sta introducendo una funzione “Informazioni su questo annuncio” che mostra i nomi verificati degli inserzionisti, così da prevenire le frodi. Già in passato ha iniziato a bloccare le pubblicità che utilizzano troppe risorse di sistema.
Inizialmente sarà disponibile solo per gli annunci acquistati tramite Google Ads e Display & Video 360 ma, come riporta Engadget, il sistema dovrebbe espandersi anche ad altre piattaforme di acquisto nel 2021. Google ha promesso di frenare la disinformazione degli annunci sui suoi siti; per questo motivo, provare l’autenticità di alcuni annunci potrebbe aiutare a favorire la fiducia da parte degli utenti.
Già ad aprile scorso Google aveva annunciato i nuovi requisiti per gli inserzionisti, per rendere le pubblicità più trasparenti. Il sistema ha obbligato le società terze a inviare i documenti societari a Google, per la verifica degli stessi. A partire da questa estate, ricordiamo, l’utente può già vedere il nome legale e il Paese di attività di un inserzionista verificato tramite un menu di scelta rapida appositamente inserito negli annunci.
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