Il rinnovamento che Google sta mettendo in atto in questi giorni per le ricerche su smartphone ricorda un po’ il motto del sindaco di Roncofritto, celebre personaggio interpretato dal comico Paolo Cevoli parodia del politico per antonomasia che millanta la necessità di concentrarsi sulle cose davvero importanti e dimenticare tutto il resto. Perché è questo che sta facendo Google sugli smartphone: offrire ricerche migliori che puntano dritto ai risultati eliminando i fronzoli.
«L’inizio di un nuovo anno è fonte di ispirazione e uno stimolo al cambiamento in tutto il mondo» scrive l’azienda nel preambolo del post sul blog che descrive la riprogettazione dell’interfaccia del modulo di ricerca su smartphone ideata dal designer Aileen Cheng. «Volevamo fare un passo indietro per semplificare il modo in cui le persone trovano ciò che stanno cercando».
Le sfide affrontate non sono state roba da poco – spiega Aileen – perché nel tempo le ricerche di Google si sono evolute diventando sempre più complesse. «Non stiamo solo riorganizzando le informazioni sul web, ma tutte le informazioni del mondo. C’è così tanta differenza nei tipi di contenuti e nelle informazioni disponibili che bisognava trovare il modo di dargli un senso».
Sono stati sostanzialmente cinque i punti che hanno guidato Google nella riprogettazione dell’interfaccia delle ricerche su smartphone. Il primo è Mettere a fuoco le informazioni, si è cercato cioè di fare in modo che i risultati fossero più importanti degli elementi di design che li circondano, in modo da metterli in risalto e velocizzando il tutto.
Questo primo obiettivo va a braccetto col secondo, Rendere il testo più facile da leggere, raggiunto cambiando alcuni font e ingrandendo i caratteri dei risultati e dei titoli delle sezioni «in modo che l’occhio umano riesca a scansionare e comprendere i risultati più velocemente».
Il terzo punto che ha guidato la riprogettazione si intitola Creare più spazio per respirare: l’obiettivo, quello di aumentare lo spazio visivo affinché i risultati e gli altri contenuti fossero al centro dell’attenzione, è stato raggiunto riducendo al minimo le ombre e ottimizzando l’uso dell’interfaccia ai bordi. Anche L’uso dei colori per evidenziare ciò che è importante fa parte di questa interfaccia rivista che sfrutta sfondi puliti e mette il colore solo dove serve per ridurre al minimo le distrazioni.
Per finire, la sensazione dev’essere “Googley“, spiega Aileen «Se si guarda il logo di Google, ci si accorge che c’è molta rotondità: abbiamo preso in prestito questo stile e lo abbiamo portato anche qui, come ad esempio nelle icone e nelle immagini. Questa forma fa già così tanto parte del nostro DNA: basta guardare la barra di ricerca o la lente di ingrandimento». Per il momento come dicevamo questo cambiamento di Google riguarda soltanto le ricerche su smartphone e dovrebbe essere disponibile per tutti gli utenti “nei prossimi giorni”.
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