Con la sempre maggiore popolarità di Chrome, le altrettanto popolari estensioni possono diventare rapidamente un efficace Cavallo di Troia per penetrare nella routine di utilizzo degli utenti, con obiettivi spesso poco corretti. E’ quanto è successo a due estensioni di Chrome, “Tweet This Page” e “Add to Feedly”, due estensioni di una certa popolarità sullo store web del browser della Big G, che improvvisamente hanno iniziato a dispensare pubblicità durante la navigazione degli utenti, il tutto loro malgrado.
Dopo alcune proteste, lo stesso creatore di “Add To Feedly”, Amit Agrawal, ha individuato la presenza nel codice della sua applicazione di stringhe improprie, che trasformavano l’estensione in un adware, ovvero una piccola app in grado di generare e servire pubblicità all’utente in maniera impropria. Agrawal, così come il creatore di Tweet This Page, avevani però entrambi venduto la loro estensione ad una non meglio specificata azienda, che a questo punto potrebbe avere modificato l’estensione per includere le funzionalità di adware.
Nonostante Google non manchi di ricordare le sicurezza di Chrome e Chrome OS, è evidente come in questo caso l’intervento di Mountain View sia stato tutt’altro che tempestivo: l’azienda a quanto pare non controllerebbe la qualità delle estensioni e la sicurezza dei loro aggiornamenti, ed è intervenuta rimuovendo le due applicazioni per browser solo in seguito allo scatenarsi delle discussioni online in merito.