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Google ha recapitato un conto salato ad un ragazzo di 12 anni, che secondo Mountain View avrebbe dovuto pagare 100 mila euro per aver utilizzato i servizi online dell’azienda statunitense.
Tutto è nato da un equivoco: il giovane José Javier vive in Spagna e suona la tromba in una band, Los Salerosos; Josè voleva promuovere il suo gruppo attraverso YouTube, ad ha creato quindi un canale dedicato.
Pensando di poter guadagnare qualche soldo dalle visualizzazioni dei suoi video, ha deciso di attivare il servizio Google Adsense ma qui ha commesso l’errore, aderendo non a Google Adsense, il servizio dedicato agli editori che consente di guadagnare denaro da click e visite, ma Google Adwords, prodotto complementare ma opposto, che permette agli inserzionisti di pagare per ottenere visibilità.
Javier è stato in grado di impostare l’account Google AdWords dando solo il nome e il numero di conto risparmio che la sua famiglia aveva allestito per spese future, come la patente di guida.
Il ragazzo pensava di guadagnare per ogni click ricevuto mentre invece stava pagando il traffico acquistato: ci sono voluti solo un paio di mesi, da metà agosto a inizio ottobre, per accumulare un conto astronomico.
La madre, Inma Quesada, è stato presa alla sprovvista quando la banca della famiglia ha comunicato un addebito 19.700 euro da Google per inizio settembre; i genitori di Javier hanno subito bloccato il conto, ma le seconda fattura è stata ben più pesante, con un totale di 78.000 euro.
Fortunatamente per il giovane spagnolo, Google ha esaminato il caso ed ha deciso di estinguere subito il debito del ragazzo, trattandosi di un equivoco: l’azienda si impegnerà ora per rendere più chiare ed evidenti le differenze fra Adsense e Adwords.