Google sta lavorando ad un traduttore universale, capace di offrire la conversione immediata fra due linguaggi differenti, ed un giorno capace di integrarsi all’interno dei dispositivi mobili.
Secondo quanto riportato da Hugo Barra, product management di Android in una intervista riportata dal UK Times, l’accuratezza della traduzione del sistema è stata definita, già a questo punto dello sviluppo, “vicina alla perfezione” per quanto riguarda alcune specifici idiomi, citando ad esempio la traduzione da inglese a portoghese e viceversa. Un risultato nettamente migliore rispetto all’attuale Google Translate, utile per evenienze “casual”, ma certamente lontana dal potersi trasformare in un traduttore universale istantaneo affidabile.
Chi spera di vedere entro breve tale tecnologia all’interno di qualche applicazione o hardware Google, rimarrà però deluso: Google ha ammesso che il traduttore universale istantaneo è ancora in una fase di progettazione molto grezza e potrebbero passare diversi anni prima di poterlo vedere effettivamente in azione nella vita di tutti i giorni.
Si tratterebbe indubbiamente di uno strumento rivoluzionario e di grande utilità, capace di abbattere le barriere linguistiche in tempo reale, con conseguenze importanti non solo sull’economia globale ma anche nella vita di tutti i giorni e nel rapporto con altre culture, nei viaggi, nei rapporti commerciali e personali e nello sviluppo dell’interazione liguistica.
Un concetto ad oggi ancora fantascientifico, che riporta alla mente il mitico Pesce di Babele, il traduttore universale istantaneo biologico da inserire nell’orecchio, una delle tante visionarie “invenzioni” contenute nella Guida galattica per gli autostoppisti, il popolare libro di Douglas Adams.