Google potrebbe bruciare Apple sul filo di lana e lanciare prima della rivale un servizio di musica in streaming. La voce viene diffusa da alcune voci autorevoli, tra cui il Financial Times e il Wall Street Journal.
Secondo quanto riferito, Big G, attraverso la divisione Android, avrebbe ottenuto molto recentemente la licenza di distribuzione dei brani di Universal e Sony mentre solo qualche settimana fa aveva raggiunto un accordo con Warner. In possesso di un contratto firmato con le tre maggiori case di produzione, Google potrebbe annunciare il servizio a brevissimo, forse già durante la Google I/O Conference che si apre oggi, 15 maggio, a San Francisco. Secondo “persone informate sui fatti”, il servizio sarebbe a pagamento, funzionerebbe on demand e andrebbe a fare da complemento a Google Music. In questa ottica sarebbe diverso dalla iRadio che invece dovrebbe assomigliare di più a Pandora Radio ed essere gratuito, sostenuto dalla pubblicità, e mandare non la musica a richiesta dell’utente, ma offrire una selezione predeterminata con lo scopo di dare visibilità, e poi vendere, brani di iTunes.
L’accordo con le case discografiche sarebbe affiancato da un secondo servizio, differente e separato, gestito da Youtube. Anche questo sarebbe a pagamento e offrirebbe filmati ma anche brani musicali solo audio on demand. Come questo servizio potrà combinarsi con Vevo che fornisce, gratis, video musicali attraverso YouTube e che in tre anni ha pagato 200 milioni di dollari in royalies, al momento non è chiaro.