Per Google Maps si avvicina il momento in cui sarà presentata all’esame di Apple. Secondo quanto riferisce il solitamente molto affidabile Wall Street Journal l’applicazione destinata a prendere il posto di quel che è stata sostituita in iOS da Mappe, è ora in fase di testing fuori dalla ristretta cerchia degli sviluppatori e si sta provvedendo a dare ad essa gli ultimi ritocchi.
La notizia non sorprende troppo, visto il “rumore di fondo” che si è percepito per settimane intorno ad un versione di Google Maps curata direttamente da Mountain View, ma non è neppure proprio così scontata. Numerose fonti, alcune anche apparentemente provenienti dall’interno di Google, si erano infatti dette convinte che per ora non ci sarebbe stata alcuna applicazione Google Maps, nella convinzione che Apple non l’avrebbe mai approvata perché in contrasto con le clausole che assegnano al suo team di esame sui programmi proposti per App Store, piena discrezionalità sulle applicazioni che concorrono con funzioni integrate in iOS.
Apple non commenta le voci che le sono state sottoposte dal Wall Street Journal, mentre Google genericamente ma anche piuttosto esplicitamente si dice interessata a portare Maps su qualunque piattaforma o dispositivo. D’altra parte, come fa notare il giornale finanziario, per Google lanciare una nuova versione di mappe pienamente sotto il suo controllo sarebbe un eccellente modo di spuntare nuovi profitti visto che sarebbe in grado di integrare in essa gli annunci pubblicitari che preferisce, al contrario di quanto aveva potuto fare con la versione sviluppata in collaborazione con Apple. La strategia è stata già sperimentata con l’applicazione Youtube che oggi integra pubblicità in video, cosa che non aveva in precedenza quando la visione dei filmati dalla piattaforma Google era gestita da un’app creata da Apple.
Google sembra credere fermamente nella validità di un’app Mappe per iOS visto che, almeno stando a quanto sostiene il WSJ; avrebbe anche deciso di integrare in essa quella funzione di navigazione passo a passo che ha la versione per Android ma non aveva in precedenza e la cui mancanza sarebbe stata una delle ragioni per cui Apple avrebbe deciso di estromettere le mappe di Google.
Apple comunque non se ne sta con le mani in mano. Eddie Cue, che ha preso il posto di Scott Forstall nel ruolo di capo del gruppo che si occupa di Mappe, avrebbe continui incontri con i suoi ingegneri impegnati nel miglioramento del programma. Dietro le quinte un altro gruppo di sviluppatori sarebbe al lavoro per ridurre la dipendenza degli utenti di iOS dal motore di ricerca Google portandoli ad usare SIRI che usa solo parzialmente i dati forniti da Google, attingendo ad altre fonti di informazione per fornire risultati come orari del cinema, ristoranti e dati sportivi