Google sfida la concorrenza nel settore musicale aumentando il numero di brani che un utente ha la possibilità di caricare gratuitamente nella nuvola su Google Play Music. Il colosso dei motori di ricerca ha da pochissimo annunciato che, con effetto immediato, gli utenti sono ora in grado di caricare fino a 50 mila brani della propria collezione di musica personale e memorizzarli nel cloud tramite l’account personale di Google Play Music, il tutto sempre gratuitamente. Il limite precedente era di 20 mila.
Il nuovo totale è il doppio di ciò che Apple permette agli utenti di caricare con iTunes Match (25 mila brani), che però resta un servizio premium al prezzo di 24,99 euro da pagare annualmente. Amazon Music consente ai consumatori di archiviare 250 canzoni nella nuvola senza costi aggiuntivi; gli abbonati possono caricare fino a 250.000 brani, ma ancora una volta questa formula richiede di spendere soldi abbonandosi al servizio, sempre a 24,99 euro. Ancora peggio fa Xbox Music di Microsoft che non consente caricamento di musica manuale; è possibile sincronizzare le canzoni nella nuvola solo se sono incluse nel negozio di Microsoft.
L’offerta di Google invece è gratuita e chiunque potrà caricare online sul proprio account Google Play Music fino a 50 mila brani della propria collezione privata. Da questo punto di vista l’offerta di Google al momento è la più interessante, in grado di garantire il maggior spazio disponibile gratuitamente per chi desidera caricare la propria libreria online.