“Haters” di Google Plus gioite: presto non sarà più necessario creare un profilo su Google Plus per poter utilizzare i servizi di Google. Ad annunciarlo è stato Bradley Horowitz, Google Vice President della divisione Streams, Photos, and Sharing. La notizia è significativa e rappresenta un definitivo cambio di rotta nella strategia social di Google e dei suoi prodotti.
Fino ad oggi se volete sfruttare un prodotto di Google, come Gmail o YouTube, è necessario prima di tutto creare un profilo Google Plus contestualmente alla creazione dell’account Google necessario per accedere al servizio. Nelle prossime settimane questo non sarà più necessario: gli utenti potranno semplicemente creare il loro account Google senza dove per forza unirsi all’utenza di Google Plus.
Mentre i profili di Google Plus sono pubblicamente ricercabili, i semplici account Google non lo sono; di conseguenza gli utenti potranno nuovamente creare i loro account nel pieno della loro riservatezza e discrezione, per utilizzare i servizi che preferiscono.
La decisione ripristina in sostanza lo status quo esistente prima del lancio del social network di Google e accoglie le critiche di numerosi utenti, soprattutto gli utenti di YouTube, ostili fin dal’inizio all’integrazione obbligatoria fra Google Plus e YouTube, come riassunse molto efficacemente la YouTuber Emma Blackery in un polare brano, diventato l’inno per tutti coloro che odiano Google Plus.
https://www.youtube.com/watch?v=LTq8TrA3hb4
Il portale video sarà il primo ad essere coinvolto nella “scissione”: nessun commento pubblicato su YouTube apparirà più su Google Plus e viceversa; inoltre gli utenti YouTube che vorranno eliminare il loro account Google Plus potranno farlo nei prossimi mesi. Se avete un canale YouTube e siete smaniosi di cancellare le vostre tracce da Google Plus cancellando il profilo, Google raccomanda di NON farlo adesso ma di attendere che tale funzione sia attiva, pena la perdita del proprio canale YouTube.
E Google Plus che fine farà? Sempre secondo quanto dichiarato da Horowitz, il social network di Google resterà un servizio indipendente, slegato dal restante network dell’azienda: “Google Plus può ora concentrarsi sul fare quello che sta già facendo molto bene: aiutare milioni di utenti in tutto il mondo a connettersi agli interessi che amano. Gli aspetti del prodotto che non servono a questo scopo sono stati, o saranno, esclusi. Ma vedrete anche una grande quantità di miglioramenti che renderanno il servizio brillante”.
Nonostante l’ottimismo di Horowitz, è evidente come Google Plus abbia perso tutti i suoi “pezzi da 90” nel corso degli ultimi mesi: Hangouts prima e Google Photos (qui la nostra recensione) poi, cui presto potrebbe aggiungersi Google Local. Difficile sostenere che il social network (che pare essere frequentato ormai da non più di 6 milioni di utenti attivi) possa avere davanti a sé un futuro che non ne preveda il totale smantellamento.