Google non pubblicizzerà più applicazioni sul Google Play con l’etichetta “gratuita” se le applicazioni includono contenuti acquistabili via in-app. La comunicazione è stata data direttamente dall’Unione Europea in un comunicato ufficiale, dove viene illustrato lo stato di avanzamento dei lavori delle aziende coinvolte nelle richieste della UE per mitigare l’effetto della applicazioni che includono molti contenuti acquistabili internamente alle app.
Mountain View quindi non concederà più l’utilizzo della parola “gratis” per applicazioni che, sì, possono essere scaricate gratuitamente, ma per la fruizione completa delle quali sarà necessario comunque procedere ad un acquisto in-app. Google redigerà inoltre delle linea guida da adottare dagli sviluppatori perché non siano adottate esplicite esortazioni nei confronti dei bambini all’acquisito in-app, ed infine le impostazioni di default del Google Play richiederanno l’autorizzazione preventiva ad ogni acquisto in-app.
Come abbiamo già riportato, la UE non perde occasione anche per richiedere provvedimenti anche da parte di Apple, come su può leggere direttamente nella comunicazione dell’Unione Europea:
“Anche se purtroppo Apple non ha finora prospettato soluzioni concrete e immediate per affrontare le preoccupazioni legate, in particolare, all’autorizzazione di pagamento, Apple ha espresso il proponimento di affrontare tali problematiche. Tuttavia, per la realizzazione di questi eventuali cambiamenti futuri non sono stati forniti né un fermo impegno, né un calendario specifico. Le autorità CTC continueranno le discussioni con Apple per assicurare che l’azienda fornisca dettagli specifici sui cambiamenti richiesti e li ponga in atto conformemente alla posizione comune”.