Google su iOS potrebbe diventare una spada di Damocle che pende sulla testa di Big G. Un analista di UBS spiega, infatti, che se Apple non rinnoverà il contratto che impone il motore della Grande “G” come default nei dispositivi iOS si determinerebbero perdite per miliardi di dollari; basti pensare che nel 2015 sono stati 7.8 miliardi, corrispondenti al 10% dei ricavi lordi, messi a bilancio grazie alla ricerca su iPhone e iPad. Anche se alcuni utenti decideranno di impostare sempre e comunque Google come engine di default, indipendentemente da cosa deciderà Apple, il danno sarebbe enorme. Calcolando anche ottimisticamente che almeno il 50% di utenti deciderà di sfruttare Google, la perdita del ricavo netto potrebbe essere di almeno il 3%.
Mozilla ha recentemente compiuto una mossa simile: negli Stati Uniti, Yahoo è ora il motore di ricerca predefinito in Firefox; in Cina è diventato Baidu, mentre in Russia si è scelto Yandex. Gli utenti sono liberi di cambiare il motore di ricerca in base alle proprie necessità, ma molti non lo fanno e questa decisione ha consentito a Yahoo di guadagnare terreno nel settore delle ricerche (circa 2 punti percentuali), ovviamente a discapito dei motori di ricerca di Mountain View. Apple potrebbe seguire l’esempio di Mozilla e negli Stati Uniti e altri paesi, impostare motori di ricerca di default alternativi quali Bing (già sfruttato per le query di Siri), Yahoo e Duck Duck Go (opzione recentemente integrata sia in iOS, sia su OS X).