Una rete di palloni aerostatici di alta quota per distribuire Internet in zone non raggiunte dal cavo o dove sarebbe non economico portare la rete con tecnologie tradizionali. Ecco che Google cosa starebbe pianificando, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, per raggiungere due obbiettivi: migliorare la connettività a livello mondiale ed espandere, di conseguenza, la sua influenza commerciale e come medium di pubblicità e servizi.
I palloni da dove dovrebbe “scendere” (è il caso di dirlo) Internet, non sarebbero semplici sonde simili a quelle usate per rilevare dati meteorologici e la tecnologia wireless non sarebbe ovviamente quella che vediamo nel Wi-Fi. In particolare per le frequenze Google starebbe valutando di usare le frequenze su cui viaggiano i canali televisivi; per i palloni, nei laboratori di Mountain View, si valuta la creazione di speciali apparati che si collocheranno sopra le quote normalmente usate dagli aerei commerciali e i cui apparati saranno in grado di irraggiare zone molto vaste. Google affiancherebbe questa rete con speciali dispositivi di ricezione per i quali costruirebbe anche i processori ad hoc. Non mancheranno neppure cellulari basati su Android e capaci di collegarsi al network.
Se il piano avrà successo non saranno solo paesi come quelli dell’Africa Sub sahariana, il Kenya o il Sud Africa (nazioni con le quali Google avrebbe già aperto un discorso) a beneficiare dell’investimento; nei paesi più sviluppati i palloni serviranno a liberare Google dalla dipendenza con i gestori di rete cellulare e le compagnie telefoniche in genere con le quali Big G in questo momento deve comunque venire a patti. In alcune nazioni Google sta cercando di acquistare frequenze o di creare una sua rete in fibra ottica, ma nella maggior parte delle nazioni questo non sarà possibile e i palloni (oltre all’uso dei satelliti soluzione che però sarebbe più complessa e costosa), potrebbe risolvere molti problemi.