Il Garante della privacy multa Google per 1 milione di euro, sanzione imposta per la violazione della privacy di numerosi cittadini italiani che all’epoca dei fatti contestati, siamo nel 2010, hanno lamentato l’impossibilità di sottrarsi alle fotografie impiegate per il servizio Street View. Negli scorsi giorni Google ha versato la somma imposta e il colosso delle ricerche online, comunica il Garante, ha rapidamente implementato le richieste avanzate dall’autorità, così ora il servizio di raccolta delle immagini tramite le Google Cars e il servizio Street View risultano completamente in linea con le normative in materia.
Il Garante della privacy è intervento sulla questione a seguito di numerose segnalazioni all’Autorità da parte di persone che non desideravano comparire nelle foto pubblicate su Interenet, immagini che risiedono in rete per lungo tempo e possono anche essere ingrandite. Infatti nel 2010 le Google Cars non erano perfettamente riconoscibili inoltre non era possibile conoscere per tempo il percorso dei veicoli, impedendo così ai presenti di poter decidere se sottrarsi o meno alla cattura delle foto.
Il Garante aveva prescritto alla società di Mountain View di rendere le “Google cars” facilmente individuabili, attraverso cartelli o adesivi ben visibili, di pubblicare sul proprio sito web, tre giorni prima dell’inizio delle riprese, le località visitate dalle vetture di Street View, stabilendo che per le grandi città è necessario indicare i quartieri in cui circolano le vetture. Analogo avviso deve essere pubblicato da Google sulle pagine di cronaca locale di almeno due quotidiani e diffuso per mezzo di un’emittente radiofonica locale per ogni regione visitata. Tutte queste misure sono state tempestivamente adottate da Google.