Dopo l’approvazione dell’antistrust statunitensi ed europee, anche la Cina ha dato il via libera per l’acquisizione di Motorola da parte di Google. USA ed Europa avevano già approvato l’accordo in febbraio, lasciando alla Cina l’ultima decisione. “Il nostro atteggiamento quando abbiamo deciso di acquisire Motorola non è cambiato, e non vediamo l’ora di chiudere l’affare”, ha detto il portavoce di Google Niki Fenwick, confermando che i cinesi avevano approvato l’accordo.
Una delle condizioni principali dell’operazione, a quanto pare concordata dagli organi di approvazione cinesi con Google stessa, è che il sistema Android resti libero e aperto per cinque anni; l’indiscrezione viene da una fonte che ha familiarità con la discussioni avvenute in Cina, ma non meglio identificata. “Siamo lieti che l’accordo ha ricevuto l’approvazione in tutte le giurisdizioni e ci aspettiamo di chiudere all’inizio della prossima settimana,” ha concluso la portavoce di Motorola Jennifer Weyrauch-Erickson.
Il fatto che le autorità cinesi abbiano messo l’accento sulla necessità che Mountain View mantenga Android un sistema operativo libero, a disposizione di tutti, lascia trasparire una certa preoccupazione del mercato cinese sulle potenziali scelte di Google, che potrebbero mettere in difficoltà molti produttori orientali che hanno scommesso su Android.
Google ha più volte dichiarato che l’acquisizione si Motorola non cambierà nulla, l’azienda con le alette non avrà alcune posizione privilegiata; sono però in molti a non credere a queste dichiarazioni, valutate solo come frasi di circostanza e le richieste delle autorità cinesi lo dimostrano.