Il rischio che gli essere umani inizino a parlare sempre più con le macchine, piuttosto che rapportarsi l’un l’altro inizia ad essere sempre più alto. Non solo gli smartphone, ma da tempo anche gli altoparlanti intelligenti, con gli assistenti virtuali a bordo. Ed allora Google si preoccupa, come del resto ha fatto Apple, di dare agli utenti strumenti per comprendere quanto tempo si passa con i propri device e per limitarne l’utilizzo. Apple l’ha chiamato “Tempo di utilizzo“, mentre il servizio Google corrispondente è Digital Wellbeing, che a breve arriverà anche sugli smart speaker della società.
Digital Wellbeing è disponibile come app tradizionale su Google Play Store, anche se compatibile con pochissimi smartphone al momento. L’app offre una serie di statistiche sull’utilizzo del terminale e delle varie app, consentendo anche di impostare limiti all’utilizzo del telefono.
Questo servizio è stato introdotto dalla società di Mountain View per Android 9 Pie all’inizio di quest’anno, mentre la funzione sembra adesso andare nella direzione degli speaker intelligenti.
Grazie a questa nuova funzionalità gli utenti avranno la possibilità di impostare filtri per limitare a persone di una determinata età di riprodurre determinati contenuti multimediali, oppure anche di impedire all’assistente vocale di rispondere in determinate ore della giornata.
La funzione è al momento in fase di prova sui dispositivi smart di Google, anche se potrebbe essere geograficamente limitata. In Italia, al momento, non si registrano tali novità.
