Google Maps è appena arrivato su iOS e la nuova app di Mountain View sembrerebbe già aver sollevato alcune problematiche relative alla privacy in Europa. Secondo l’Independent Centre for Privacy Protection Schleswig-Holstein di Germania, il software per iOS violerebbe la legge Europea per la protezione dei dati personali.
Una volta scaricata la app, infatti, all’utente viene richiesta al possibilità di inviare a Google i dati sul suo posizionamento per aiutare a migliorare la qualità delle mappe: i dati sarebbero ricevuti da Google in forma anonima. Secondo però il succitato istituto i dati non sarebbero assolutamente definibili come anonimi in quanto ogni utente sarebbe potenzialmente identificabile e associabile alle posizioni geografiche comunicate a Google.
In quanto tali, i dati andrebbero considerati come dati personali; in questo caso la legge europea impone che venga dato espresso consenso per la condivisione di dati personali, ma nel caso specifico Google presenta un box di scelta già spuntato. Di base quindi l’opzione di condivisione dei dati è già inserita per default: se l’utente non la esclude, automaticamente condividerà i dati con Google.
Tale pratica è da considerarsi fuori legge in Europa in quanto la normativa richiede che il consenso sia dato in maniere attiva e non possa essere ottenuto in maniera passiva, secondo quello che potrebbe essere definito un silenzio-assenso. Questo particolare potrebbe causare difficoltà a Google; al momento Mountain View non ha commentato tale problematica.