Stop alle informazioni in tempo reale sulle condizioni del traffico e sull’affollamento in Ucraina: è questa la scelta fatta da Google per il suo servizio di mappe e navigazione Google Maps. Il gigante del web ha deciso di sospendere alcuni strumenti di Google Maps fino a data da destinarsi: ha temporaneamente disabilitato tutti i dati relativi al traffico e alla presenza della popolazione in luoghi pubblici, come i negozi e i ristoranti.
La società ha scelto di compiere questa azione per quanto riguarda l’ucraino, per la sicurezza delle comunità locali del Paese, in seguito agli attacchi che l’Ucraina sta affrontando da giovedì, quando l’esercito russo ha invaso il paese. E lo ha fatto – secondo quanto riportato da Reuters – dopo aver contattato le autorità ucraine.
Una scelta, quella di Google, che potrebbe rivelarsi davvero utile per la sicurezza dei civili in Ucraina: i dati raccolti dai servizi Google Maps offrono informazioni inaspettate, che potrebbero accidentalmente rivelare informazioni che potrebbero determinare delle crisi. Molte altre aziende tecnologiche, tra cui Google, stanno cercando in queste giornate in cui l’Ucraina e la Russia sono in conflitto, di adottare nuove misure per proteggere la sicurezza degli utenti nella regione interessata dalla guerra.
Elon Musk ha annunciato che il servizio Starlink è attivo in Ucraina. «Da questo momento il servizio Starlink è attivo in Ucraina»: lo ha annunciato Elon Musk, amministratore delegato della società tramite un tweet in risposta a quello di Mykhailo Fedorov, vice primo ministro del Paese, con cui chiedeva al diretto interessato di inviare stazioni Starlink.
Intanto, mentre le sanzioni alla Russia già predisposte da USA e UE dopo l’invasione dell’Ucraina sono pensate per avere impatto sull’economia russa e sulle azioni del governo russo, nuove misure sanzionatorie sul tavolo potrebbero colpire note aziende che lavorano nel settore della tecnologia. In questa pagina un approfondimento di Macitynet sulle sanzioni Usa e le conseguenze per il mondo dell’hi-tech.
Ricordiamo che a gennaio la casa di Tim Cook è stata rimossa da Apple Mappe e Google Maps per ragioni di sicurezza.