In un’intervista a Bloomberg, David Lawee, Vice President for Corporate Development in Google ha discusso la recente vittoria legale di Apple contro Samsung: secondo il dirigente la sconfitta dell’azienda di Seoul ha rappresentato una sorta di “sveglia” per la sua azienda, che ha determinato una diversa presa di coscienza dell’industria tecnologica.
“Spero che per quanto riguarda la valutazione dei brevetti da parte della gente ormai il difficile sia alle spalle, e il mondo ‘termo nucleare’ non sia quello in cui vivremo” dice Lawee, facendo un chiaro ed esplicito riferimento all’ormai sempre citata espressione di Steve Jobs riguardo alla sua volontà di scatenare una battaglia senza quartier contro Android.
Lawee ammette il fatto che Google in passato non ha mai preso sul serio la possibilità di adottare un atteggiamento più deciso nel brevettare le proprie tecnologie, ma non manca di lanciare un nuova frecciata ad Apple e alla recente sentenza che ne ha decretato la vittoria su Samsung ma indirettamente anche su Android. “In realtà – dice Lawee – non abbiamo mai investito in un ecosistema di brevetti, non abbiamo brevettato nulla in maniera aggressiva, come invece avremmo dovuto. Non pensavamo che gli angoli arrotondati si potessero davvero brevettare. Non abbiamo mai considerato in questa prospettiva la nozione di protezione della proprietà intellettuale, ed è stato un campanello d’allarme.”
Dichiarazioni che non nascondono una vena ironica alla sentenza, ma che implicitamente ammettono che dal punto di vista del design ci sarò un maggior impegno e attenzione di Google in futuro nel proteggere la proprie tecnologie con brevetti.