La realtà supera l’immaginazione ma questa volta la vita supera persino il Fantasy. È successo con il traduttore automatico di Google su Internet che per qualche tempo, agli utenti che inserivano Federazione Russa, offriva come traduzione nientemeno che Mordor. Per chi mastica poco di letteratura fantasy e non ha nemmeno visto la trilogia di Peter Jackson della trasposizione cinematografica, si tratta del regno del Male per definizione, terra devastata resa una tabula rasa oppressa e dominata dal perfido Sauron.
L’accostamento della Russia con Mordor è sorprendente, per alcuni può essere addirittura esilarante come una battuta in un film demenziale con protagonisti geek e fanatici di Tolkien ma, per una multinazionale statunitense del calibro di Google, non c’è proprio nulla da ridere, anzi. Se a questo si aggiunge che lo stesso dizionario di Google rendeva il nome di Sergey Lavrov con la traduzione di “cavallino triste” ce n’è abbastanza per un incidente diplomatico internazionale.
Le traduzioni di Russia con Mordor e quella appena vista per Lavrov sono apparse agli utenti che richiedevano traduzioni Google in ucraino. Il Guardian riporta che il colosso delle ricerche online ha corretto prontamente i bug spiegando che si tratta di errori causati da sistemi completamente automatici di traduzione, senza il minimo intervento o controllo umano. In pratica non c’è stata alcuna intenzionalità inoltre Google esclude a priori che possa trattarsi di una beffa escogitata da qualche ingegnere.
Chi ha usato anche solo una volta il traduttore automatico di Google sa che è possibile: le parole e le traduzioni cambiano a seconda del contesto, spesso con esiti divertenti o devastanti. Rimane però qualche dubbio sul funzionamento degli algoritmi e sulle basi dati impiegate per le traduzioni di prova, ingenti quantità di documenti dati in pasto al traduttore automatico per esercitarsi e migliorarlo. Forse è stato tradotto troppe volte il Signore degli Anelli.