Dopo 5 anni di indagini l’ Antitrust europeo potrebbe annunciare oggi l’avvio di una azione formale nei confronti di Google. La voce circola da tempo e si è intensificata nelle ultime settimane, ora però le indagini sembrano completate e soprattutto i ministri interessati sembrano aver delineato la posizione della Commissione Europea, così come risulterebbero delineati i capi di accusa contro Mountain View.
Tutto questo è anticipato dal Wall Street Journal, sempre molto ben informato sulle manovre in corso nei palazzi di Bruxelles: secondo la testata finanziaria statunitense ieri Margrethe Vestager, commissaria antitrust europea, si è consultata con Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione, decidendo di presentare le accuse formali contro Big G oggi. La decisione dovrebbe essere ufficializzata nel corso della giornata in occasione di un incontro con i commissari.
Secondo alcuni esperti di antistrust, l’annuncio di un’azione formale da parte della Commissione europea indicherebbe che l’Europa ha deciso di non patteggiare con Google, un tentativo di accordo che il colosso dei motori di ricerca avrebbe perseguito per oltre due anni. Non sorprende così che il titolo Google abbia registrato un sensibile calo dell’1,60% nelle quotazioni esclusivamente sulla base di queste anticipazioni.
Su di Google pende una imputazione per abuso di posizione dominante che in Europa prevede pene salatissime che possono arrivare fino al 10% del fatturato globale: nel caso di Big G la somma da pagare potrebbe arrivare a oltre 6 miliardi di dollari. E’ presto forse per prevedere l’esito finale ma nel caso si verificasse il peggio per Big G si tratterebbe dell’ammenda più salata nell’intera storia dell’antitrust, superiore alle multe inflitte in passato a Microsoft e Intel.