La prima giornata del Google I/O ha visto i riflettori puntati su Android, protagonista del primo keynote deputato alla presentazione delle novità di Mountain View. Le novità sono numerose e sicuramente rilevanti.
Si inizia con i numeri, sciorinati con sullo sfondo una provocatoria immagine di un androide che si mangia una mela: 100 milioni di dispositivi attivati, 36 produttori, 215 operatori telefonici, 450 mila sviluppatori, 310 dispositivi, 112 paesi, 400 mila nuovi dispositivi attivati ogni giorno, 200 mila applicazioni e 4.5 miliardi di applicazioni installate. Cifre senza dubbio impressionanti per un sistema operativo nato da così pochi anni.
Google ha poi confermato l’uscita della prossima versione di Android, denominata Ice Cream Sandwich. La presentazione è stata molto parca di dettagli, ma Google ha sottolineato come il prossima Android sarà forse l’update più radicale sul sistema operativo.
lce Cream Sandwich sarà rilasciato nel quarto trimestre 2011, sia per smartphone che per tablet, portando quindi le caratteristiche di Honeycomb anche su smartphones, con lo scopo di avere a disposizione un solo sistema operativo per tutti i device Android.
Per raggiungere questo scopo Google metterà a disposizione nuovi tool di sviluppo, che potranno abbattere la barriera della frammentazione e consentiranno agli sviluppatori di realizzare programmi compatibili con tutti i device in sol colpo.
Riguardo poi le tempistiche di aggiornamento, Google e suoi partner principali (operatori e produttori) si impegnano a garantire che ogni dispositivo riceverà aggiornamenti per almeno 18 mesi, sempre che l’hardware lo permetta.
Nel frattempo è in arrivo l’upgrade di Android 3.1 per i tablet, che introduce alcune migliorie nella gestione dei widget ed una maggio compatibilità degli accessori; aggiorna,. Restando in campo accessori, il keynote ha visto anche il debuto di Android Open Accessory, tool di sviluppo che faciliterà la creazione di accessori altamente compatibili con Android, che vanno dalle solite casse fino a cardio-frequenziometri, fino alle automobili. Ricordiamo quanto è stato (ed è ancora) importante l’ecosistema accessori per prodotti Apple, da sempre supportati da moltissimi produttori.
Sempre legato all’argomento è anche Android@Home, framework che consentirà di poter controllare molti dispositivi di casa dal proprio cellulare Android, permettendo ad esempio di accendere le luci, attivare le tapparelle o anche solo il proprio impianti home theater.
Uno degli annunci più attesi era forse Google Music, servizio che è stato finalmente presentato in versione beta (la prima demo fu proprio un anno fa al precedente I/O). Google Music per ora sarà accessibile solo in USA e previo invito; permette di caricare la propria musica online grazie ad un apposito programma di upload.
Una volta caricata, sarà possibile accedere alla libreria musicale direttamente online e da qualunque dispositivo, ascoltando la musica in streaming ma anche offline: è infatti possibile scegliere una serie di brani da avere sempre a disposizione sul dispositivo, computer, tablet smartphone, o sfruttare gli ultimi ascoltati, salvati sulla cache. Google Music richiede comunque Flash ed è quindi incompatibile con iOS.
In coda Google ha ufficializzato l’ampliamento del catalogo di film a noleggio su YouTube: 3000 nuovi titoli con un prezzo a noleggio a partirte da 1.99 dollari, servizio accessibile anche da tablet e smartphone Android, direttamente dall’Android Market.
La prima giornata ha quindi visto numerosi annunci importanti nell’ecosistema di Google, sebbene forse le novità legate strettamente ad Android sia state un’anticipazione piuttosto che un vera presentazione. La giornata di domani dovrebbe essere invece dedicata a Chrome OS e preannuncia più gustosa dal punto di vista delle novità.