Con un annuncio a sorpresa Google fa sapere di avere venduto Motorola Mobility a Lenovo. La nota giunge direttamente da Larry Page, CEO di Google, che conferma l’avvenuto accordo fra le due aziende: Lenovo acquisirà Motorola Mobility per una cifra di circa 2.91 miliardi di dollari, importo di gran lunga inferiore ai 12.5 miliardi di dollari a cui l’azienda di Mountain View aveva acquistato la storica società della alette nel 2012.
Secondo quanto dichiarato da Page la principale motivazione dietro all’operazione è quella di consentire da una parte a Motorola di far crescere il suo business più liberamente, grazie alla spinta di Lenovo, e dall’altra parte di permettere a Google di continuare a concentrarsi in maniera specifica sullo sviluppo di Android, senza dover impiegare risorse nello sviluppo dell’hardware di Motorola. Google resterà comunque proprietario dei brevetti e della proprietà intellettuali di Motorola, per continuare a “difendere l’ecosistema” dagli attacchi legali.
Nonostante le belle parole e le buone intenzioni, non è azzardato leggere la cessione come un conclamato fallimento da parte di Google nel riuscire a rendere economicamente interessante un acquisto su cui aveva giocato molte carte non solo sul piano delle quote di mercato, ma anche sul piano della battaglia legale. I brevetti di Motorola al momento non sono riusciti a portare vittorie legali significative e i dispositivi Motorola non sono decollati nelle vendite; la divisione ha contribuito solo con segno negativo nei bilanci trimestrali dell’azienda di Mountain View. Un decisione quindi alla fine ragionevole che mette la parola fine ad uno dei capitoli più costosi e controversi, fin dall’inizio, per l’azienda di Larry Page.
Se Google perde la scommessa, chi la vince potrebbe essere però Lenovo. L’azienda cinese sta scommettendo massicciamente sul mercato del mobile. Nel corso degli ultimi mesi i suoi tablet, soprattutto grazie all’ampia conoscenza del mercato di casa, ai prezzi bassi e un favorevole rapporto tra prezzi e prestazioni, hanno scalato rapidamente le classifiche di vendite. Con il brand e le tecnologie di Motorola, Lenovo potrebbe trovare una spinta parallela nel settore della telefonia, dove per ora è ancora abbastanza debole.
L’accordo dovrà comunque essere approvato dalle autorità di competenza cinesi e statunitensi.