In occasione del 50° anniversario dello sbarco sulla Luna, Google ha creato un doodle che permette di ascoltare con la voce di Mike Collins – uno dei tre astronauti che la NASA sdelse per la missione più importante della storia – le emozioni provate quando ha potuto vedere il nostro satellite naturale e la Terra da lontano.
Il doodle si richiama dalla home page di Google. Con un click sul disegno che appare in alto nella home, parte il filmato animato e la testimonianza. “Ciao sono Mike Collins, astronauta dell’Apollo 11”, comincia il racconto. “50 anni fa ho partecipato a un’avventura che ha portato Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla superficie della Luna per la prima volta nella storia”.
“In quel momento mi trovavo in orbita a 97 chilometri sopra di loro nel modulo di comando”, prosegue Collins. L’astronauta racconta ancora dettagli dell’avventura:”Eravamo costantemente esposti alla luce solare tra la Terra e la Luna. Per regolare la temperatura sull’Apollo 11, dovevamo eseguire una manovra che alcuni hanno definito il ‘girarrosto’ perché dovevamo ruotare lateralmente come un pollo allo spiedo”.
Parlando dell’avvicinamento al nostro satellite, spiega: “La prima volta che abbiamo visto la Luna da vicino è stato uno spettacolo magnifico. Era enorme. Dietro stava spuntando il Sole, creando un alone di luce che illuminava completamente il nostro oblò”; “per quanto impressionante fosse la vista da vicino di questa Luna aliena, non era niente in confronto a quella della Terra in miniatura”, “lo spettacolo più grande: una visione unica”.
Dopo aver piantato la bandiera ameriana sul suolo lunare, gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin avevano lasciato l’altro collega solo dietro la Luna: ” Non mi sentivo isolato. C’erano tre miliardi e due persone da una parte e io dall’altra. Mi sentivo a mio agio lì dietro. Ho anche bevuto un caffè caldo”.
L’allunaggio non fu solo un traguardo della scienza ma anche una dimostrazioen di cosa può fare l’iintelligenza umana, un segnale di coraggio, di cosa permette di fare l’ambizione, uno sforzo collettivo che dovrebbe rendere uomini e donne orgogliosi, anche di sognare l’impossiible.
I have a freaking Saturn V in my bedroom!! ? Lift off tomorrow at 9:32 am CST!! ? I just brought JFK’s vision to life in augmented reality. See what he saw at https://t.co/JXqwmIWtFl. #Apollo50 pic.twitter.com/vPkKLnorEf
— Tara ???♀️ (@I3lakNChr0me) July 16, 2019
Google in collaborazione con lo Smithsonian National Air and Space Museum ha creato anche una esperienza di Realtà Virtuale (visibile con qualsiasi disposiivo AR eseguendo una ricerca con le parole “Apollo 11”) che permette di riprodurre nello spazio circostante il modulo, consentendo di ingrandire particolari ed entrare negli ambienti abitati dagli astronauti, come ad esempio la cucina e il dormitorio. L’app dedicata per iPhone e iPad curata dallo Smithsonian National Air and Space Museum si può scaricare da qui