Google ha predisposto una sezione del suo sito dedicata alla pandemia da coronavirus. La sezione in questione è accessibile all’indirizzo google.com/covid19. Per il momento la versione statunitense è più completa ma le versioni per i vari paesi nel mondo dovrebbero essere aggiornate a breve.
Nella sezione dedicata di Google è possibile trovare informazioni sulla pandemia, link a materiale divulgativo controllato da organismi verificati, suggerimenti per la sicurezza, dati sulla diffusione del coronavirus nel mondo, suggerimenti per la vita quotidiana e il lavoro, e link per donazioni.
Google intende mostrare informazioni accuratamente vagliate (la disinformazione e le bufale, in particolare su Facebook e WhatsApp, sono all’ordine del giorno), link ad account Twitter di organizzazioni civiche locali e autorità sanitarie.
A fine maro marzo è nato il “WhatsApp coronavirus information hub”, servizio con quale l’azienda di Zuckerberg cerca di contrastare la diffusione di bufale, nato grazie alla partnership con l’Organizzazione mondiale della sanità, Unicef e Undp, e la donazione di 1 milione di dollari all’International fact-checking network del Poynter Institute.
Microsoft ha nei giorni passati messo a disposizione una interessante dashboard per verificare la diffusione della pandemia. Apple ha rilasciato uno strumento per ricavare i trend dei dati sulla mobilità. Oltre a fornire informazioni utili alle autorità locali e sanitarie, questi dati possono offrire un importante punto di partenza per lo sviluppo di future politiche pubbliche in quanto mostrano i cambiamento nel volume degli spostamenti in auto, a piedi o con i mezzi pubblici in una data comunità. È stata lanciata anche un’app e un sito con informazioni.
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