Apple non è riuscita a risolvere un problema cronico di Mail, l’applicazione di serie con OS X per la gestione della posta elettronica e vari utenti continuano a lamentare problemi quanto si abbinano al programma di Apple gli account del servizio Gmail di Google.
La società di Mountain View ha ora presentato delle nuovi API (Application Programming Interface) per sviluppatori, insieme di procedure progettate per rendere possibile alcune funzionalità impossibili da attivare con l’IMAP, protocollo di comunicazione standard per la ricezione di e-mail.
Dal punto di vista tecnico, le API di Google consentono di accedere globalmente alle caselle supportando nativamente etichette, threading, bozze, oltre a consentire di impostare determinate autorizzazioni per i messaggi nuovi ed esistenti; se, ad esempio, un’applicazione deve solo inviare un messaggio, può chiedere solo l’autorizzazione a “creare”). Le API seguono i principi REST (una particolare architettura software che consente di delineare in che modo le risorse sono definite e indirizzate), accedendo alla mailbox utente con il protocollo aperto e sicuro OAuth 2.0.
Gli sviluppatori potranno creare applicazioni con funzionalità simili a quelle implementate nel client ufficiale e sfruttare meccanismi avanzati per l’estrazione dei messaggi, l’indicizzazione, il backup, ecc. Secondo Google, inoltre, le nuove APi sono più veloci rispetto all’IMAP.