Cambio al vertice di Google: Schmidt passa dal ruolo di amministratore delegato a quello di presidente esecutivo con il ruolo di operare nel settore degli accordi strategici e al suo posto sale sul gradino più alto della società di Montainview Larry Page. L’annuncio, a sorpresa e di grande portata nel contesto del sistema che regge il mondo in digitale visto il peso di Google in questo ambito, è arrivato questa sera, durante la presentazione dei risultati fiscali.
Secondo quando si apprende dalle comunicazioni ufficiali di Google il cambiamento avviene per “semplificare la linea sulla quale si prendono le decisioni e creare una chiara scala di responsabilità al vertice dell’azienda”, parole che devono essere interpretate, probabilmente, come la volontà di dare maggior responsabilità al duo che ha dato vita a Google e che anche nel corso della guida di Schmidt ha continuato ad esercitare una forte influenza sulle scelte strategiche, tecniche e tecnologiche pur senza avere un formale incarico nè, altrettanto formalmente, un ruolo decisionale. L’idea che deve essere prevalsa è che Brin e Page siano pronti, dopo il “regno di Schmidt”, CEO dalla discesa in borsa di Google per la quale ha costituito un punto di riferimento interno ed esterno, a diventare protagonisti; a dare spessore a questa tesi è lo stesso (quasi) ex CEO che in un lancio su Twitter dice: «non serve più una supervisione adulta quotidiana». Un chiaro riferimento all’opinione espressa nei giorni dell’assunzione dell’incarico su Schmidt dai media americani che lo indicavano come «la guida adulta» in contrasto con la giovane età dei due fondatori.
Schmidt ha poi aggiunto qualche dettaglio sul processo che ha condotto alla svolta societaria scrivendo nel suo blog: «io, Larry e Sergey stiamo parlando da tempo su come snellire il processo decisionale e accelerare le decisioni che si prendono in azienda. Durante le vacanze di Natale abbiamo preso questa decisione che ci porta a cambiare il modo in cui siamo strutturati. Larry fonderà nella sua persona l’aspetto tecnologico e la linea di business, permettendo a me di focalizzarmi sugli aspetti che riguardano i rapporti al di fuori di Google, le partnership, gli accordi, i clienti e più in generale ogni relazione che ha a che fare con il nostro mercato. Internamente continuerò a fare da consigliere per Larry e Sergey».
Sia Page che Schmidt hanno tenuto a spazzare via subito ogni sospetto di dissapori interni: «non ci sarà alcun cambiamento nella nostra strategia; abbiamo sempre concordato su tutto – ha detto Schmidt – Il risultato sarà solo che porteremo a termine i nostri progetti meglio di quanto non facessimo in precedenza» Brin, che non avrà alcun incarico esecutivo specifico, ha espresso gratitudine e ammirazione per il CEO: «siamo enormemente in debito con Eric. Non c’è nessun altro nell’universo che avrebbe potuto fare quel che ha fatto lui».
Il passaggio formale di consegne avverrà il 4 aprile, ma già da ora Page guiderà lo sviluppo dei prodotti e le strategie tecnologico, «i suoi punti di forza», ha detto Schmidt.