Chrome OS non sparirà. Google si sente in dovere di smentire le voci secondo cui starebbe per chiudere l’esperienza di Chrome OS e integrare le sue funzionalità su Android
Google, sul suo blog, ammette che è “al lavoro su modalità per unire il meglio di entrambi i sistemi operativi”, dando un po’ di credito alle voci diffuse dal Wall Street Journal secondo le quali Chrome OS e Android sarebbero sulla via di un processo di integrazione, ma nega che Chrome OS è destinato ad essere fuso con il sistema operativo per cellulari: “Abbiamo intenzione di rilasciare ancora più funzioni per Chrome OS, come ad esempio un nuovo lettore multimediale, un aggiornamento visivo basato sul Material Design, il miglioramento delle prestazioni, e, naturalmente, una costante attenzione alla sicurezza”, ha scritto nel post sul blog Hiroshi Lockheimer, che è Android e Chrome SVP. “Con il nostro regolare ciclo di aggiornamenti di sei settimane per il software e update automatici garantiti per cinque anni, i Chromebook continuano a migliorare nel corso del tempo.”
L’azienda dice che “decine” di Chromebook debutteranno nel 2016, una data che sembrerebbe in contrasto con le indiscrezioni diffuse dal WSJ (una testata, è bene dirlo, che di solito non scrive nulla senza conferme più che attendibili) secondo cui la vociferata versione combinata di Android e Chrome OS non sarebbe arrivata se non nel 2017, con una possibile anteprima il prossimo anno.
E’ comunque comprensibile che Google abbia voluto intervenire nella questione: una voce di questo tipo potrebbe minare le vendite dei Chromebook per i prossimi mesi, sfiduciando potenziali acquirenti, timorosi di trovarsi fra le mani un prodotto pronto a diventare obsoleto.