Quattro grandi big del web si associano per formare una lobby che difenda le loro posizioni a Washington, irrobustendo la voce nei confronti dei funzionari federali che da qualche tempo tengono sotto controllo l’industria del web, per molti versi ancora poco regolamentata. Stando a quanto riporta il Washington Post, il comitato sarà ufficialmente annunciato a settembre e a capo del gruppo è stato chiamato Michael Beckerman, ex vice direttore dell’House Energy & Commerce Committee e consigliere di lunga data di Fred Upton, repubblicano membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Michigan, noto per aver lavorato nell’Ufficio per la Gestione e il Bilancio, sotto l’amministrazione Reagan.
A settembre, come dicevano, è previsto l’annuncio ufficiale, con l’elenco completo di altri sponsor e soci. L’idea è di far fronte a una sfilza di questioni normative che incidono sulle attività di chi lavora con il web: legislazione sulla privacy, riforme fiscali, norme sulla sicurezza informatica, proposte legislative antipirateria e sul copyright.
In un comunicato, Beckerman parla di Internet come “un modello decentrato e aperto, che ha permesso una crescita senza precedenti. Dobbiamo stare in guardia contro i maldestri tentativi di legare questa incredibile fonte di nuovi posti di lavoro, libertà e creatività”. La Rete è per sua stessa natura, libera e aperta e come, ha ricordato qualche tempo addietro Eric Schmidt (presidente di Google), “prima di pensare a progetti di regolamentazione, i governi dovrebbero studiare soluzioni tecnologiche per risolvere i problemi da un punto di vista globale”.
[A cura di Mauro Notarianni]