Un nuovo strumento di Google permette di analizzare le caratteristiche della superficie della Terra quasi in tempo reale. Si chiama Dynamic World e utilizza le tecnologie di deep learning combinate alle immagini satellitari di Google Earth per sviluppare una mappa del suolo ad alta risoluzione che separa con colori diversi le aree composte da alberi, colture o acqua.
Questo genere di mappatura di solito richiede molto tempo per essere realizzata, tanto che tra il momento in cui i dati vengono acquisiti e quello in cui i risultati vengono pubblicati c’è un importante divario. Inoltre spesso non offre una ripartizione sufficientemente dettagliata del terreno: ad esempio una città viene generalmente classificata come “edificata” anche se al suo interno ci sono parchi che occupano grandi sezioni.
Dynamic World invece classifica il tipo di copertura del suolo ogni 100 metri quadrati circa – scrive Google in un post sul blog – segnalando la maggiore quantità di acqua, vegetazione allagata, centri abitati, alberi, colture, terreni nudi, erba, arbusti/macchie e neve/ghiaccio presenti in ciascuna sezione.
Questo strumento è stato realizzato in collaborazione col World Resources Institute e il suo funzionamento è stato spiegato nel dettaglio attraverso un articolo pubblicato su Nature. Dichiara Craig Hanson, vicepresidente dell’istituto:
Se vogliamo proteggere la natura che ci rimane e ripristinare parte di ciò che è andato perduto, abbiamo bisogno di un monitoraggio affidabile e quasi in tempo reale per ogni ettaro del pianeta.
Una schermata catturata sorvolando l’area di New York City ad esempio mostra che la maggior parte di essa è edificata (in rosso), ma ci sono anche aree a prato (in verde) e arbusti (giallo) in prossimità dei principali parchi della città.
I dati del suolo vengono aggiornati continuamente tanto che il sistema è in grado di produrre oltre 5.000 immagini al giorno. Ciò consente ai ricercatori ma anche a chiunque altro di vedere rapidamente l’impatto di cose come incendi o uragani e potrebbe così aiutare a rispondere meglio ai cambiamenti che avvengono sul pianeta.