Con la presentazione dei nuovi Pixel 7, più smartwatch e tablet, Google non ha perso occasione per prendere di mira Apple, con diverse frecciate per due innovazioni che arrivano solo ora con iPhone 14 e iOS 16, funzioni e tecnologie che invece sono presenti da anni su Android e sui Pixel. Ma Google sbeffeggia Apple per funzioni secondarie e recenti, che in più la società di Cupertino ha implementato meglio e con più cura, dimenticando invece il ruolo rivoluzionario del primo iPhone, che Big G fu costretta a imitare rapidamente.
Parlando dei nuovi Pixel 7 Brian Rakowski, vicepresidente gestione dei prodotti di Google dichiara che ««Pixel è sempre stato un leader nell’innovazione degli smartphone». Un ruolo di guida auto proclamato che sembra scordare la nascita degli smartphone moderni, così come oggi tutti li intendono, di cui il primo esemplare è stato senza dubbio il primo iPhone del 2007.
Ma Big G è magnanima nei suoi confronti e anche per Apple «Lo prendiamo come un complimento quando altri nel settore seguono il nostro esempio, come il display sempre attivo e At a Glance, mettendo informazioni utili direttamente sulla schermata di blocco». È tutto vero, ma non è tutta la storia. Le frecciate indirizzate a Cupertino non finiscono qui.
«Abbiamo introdotto il rilevamento degli incidenti stradali tre anni fa insieme ad altri modi importanti per tenerti al sicuro, come il controllo di sicurezza e la condivisione delle emergenze» prosegue Rakowski riferendosi alle stesse funzioni approdate su iPhone 14 e iOS 16. Per il dirigente si tratta, giustamente, di «Funzionalità pionieristiche che hanno debuttato su Pixel».
Andando invece più indietro nel tempo Big G dimentica il ruolo di guida di Apple negli smartphone con il primo iPhone che cambiò l’intero settore e che tutti, Big G inclusa, furono costretti a prendere d’esempio e imitare. Questo quando Android era ancora un prototipo grezzo e del pianeta precedente, con tastiera QWERTY fisica e schermo piccolo, più simile a un storico BlackBerry che a uno smartphone come è inteso oggi.
L’ultima frecciata riguarda ancora una volta lo standard RCS di Google per i messaggi di testo. Una tecnologia che Big G spinge da anni, esortando Apple a fare altrettanto, ma che la multinazionale di Cupertino sembra ignorare completamente ormai da diversi anni a questa parte.
Così dichiara Rakowski, con parole riportate in maiuscolo per sottolineare l’enfasi nel pronunciarle del presentatore «RCS è il moderno standard del settore per la messaggistica ed è già stato adottato dalla MAGGIOR parte del settore. Ci auguriamo che tutti i produttori di dispositivi RICEVANO il messaggio e adottino RCS, rendendo gli SMS migliori per ogni utente di smartphone». Naturalmente anche qui i riferimenti sono solo per Apple.