Vietato usare Zoom. Per i membri del senato statunitense e i dipendenti di Google è stato indetto il divieto assoluto nell’utilizzo di questa piattaforma di videoconferenza per i noti problemi legati alla sicurezza e alla privacy.
Nei giorni scorsi l’uso del servizio, recentemente salito in auge per via della crescente necessità di tenersi in contatto diretto con amici, familiari e colleghi di lavoro durante questo periodo di pandemia da coronavirus, era già stato negato ai residenti del Taiwan, al team SpaceX di Elon Musk e al Dipartimento della Pubblica Istruzione di New York.
La recente e massiccia adozione della piattaforma, causata appunto dalla necessità di tenersi in contatto durante l’isolamento forzato dalla pandemia, ha spinto i ricercatori di sicurezza a passare al setaccio la piattaforma: da qui, la scoperta di diverse falle di sicurezza nel software che potrebbero consentire ad un attaccante di intercettare le riunioni.
«Per questo motivo diversi enti governativi, ma anche società private ed organizzazioni pubbliche hanno deciso di vietare ai propri membri di utilizzare l’app» spiega AppleInsider. Google e il Senato USA sono quindi soltanto gli ultimi di questa lista in continua espansione. I recenti divieti sono in effetti arrivati a pochi giorni dal blocco impartito dal Dipartimento della Pubblica Istruzione newyorkese, attraverso il quale è stato impedito l’uso di Zoom a studenti ed insegnanti per la gestione delle lezioni in remoto.
Il mese scorso l’FBI ha parlato di “Zoombombing”, una pratica che consentirebbe l’intrusione di ospiti non invitati con l’obiettivo di interrompere le riunioni. Nel peggiore dei casi questo sistema verrebbe sfruttato anche per diffondere contenuti pornografici oltre a messaggi razzisti ed offensivi.
Nel frattempo, la versione Premium di Google Meet sarà gratis fino a settembre, proprio per disincentivare l’uso di Zoom affidandosi ad una soluzione alternativa presumibilmente più sicura dal punto di vista della privacy e della sicurezza.