Google ha firmato un accordo all’ingrosso con Sprint e T-Mobile grazie al quale potrà vendere direttamente ai consumatori servizi di telefonia wireless. Gli accordi con rispettivamente la terza e quarta compagnia telefonica USA permetteranno di evitare i costi di costruzione e manutenzione di una propria infrastruttura. La grande “G” si occuperà ad ogni modo della gestione dei clienti e della fatturazione, servizi finora in gran parte evitati ma finanziati dalla pubblicità.
L’accordo potrebbe consentire, tra le altre cose, di abbattere anche i costi delle tariffe internet. Il carrier wireless T-Mobile negli USA sta da qualche tempo portando avanti alcune iniziative per abbattere i prezzi dei piani di abbonamento comprensivi di dati ritenuti generalmente più alti rispetto alle offerte presenti in altre nazioni. Al momento non si conoscono data di lancio, offerte e prezzi dei servizi, ma i dettagli dovrebbero essere noti a breve. Google potrebbe ad ogni modo lanciare l’iniziativa prima in alcune città o offrirla a utenti del suo servizio Internet a banda larga Google Fiber. Secondo fonti del Wall Street Journal, il progetto era in piedi da almeno un anno, guidato da Nick Fox, manager che si è occupato di supervisionare il team pubblicitario del gigante di Mountain View.
I mobile virtual network operator agreement (MVNO) permettono a terze parti come Google di offrire servizi con il proprio marchio; i gruppi come Sprint e T-Mobile vendono l’accesso alle reti e guadagnano consumatori, senza sforzi per conquistarli. Altri noti MVNO negli USA sono quelli siglati con Boost Mobile, FreedomPop e Straight Talk.
In passato sono circolate voci secondo le quali anche Apple era pronta a fare il suo ingresso nel servizio della telefonia mobile. Nel 2012 le voci furono smentite da Tim Cook; il CEO della Mela dichiarò all’epoca che Apple non ha bisogno di un carrier o fornire servizi wireless e che la società preferiva concentrarsi sui dispositivi veri e propri.