Sono ben sette gli Stati in cui Google è stata citata per pubblicità ingannevole: alcuni influenzerà sarebbero stati pagati per pubblicizzare il terminale, senza averlo mai utilizzato.
La Federal Trade Commission e sette stati hanno citato in giudizio Google e iHeartMedia per aver pubblicato Pixel 4 tramite influencer che ne esaltavano le caratteristiche, anche senza averlo mai provato. I fatti risalirebbero al periodo compreso tra il 2019 e il 2020. Stando a quanto riportato, Google non avrebbe nemmeno fornito i Pixel prima che la maggior parte dei video annunci fossero registrati.
iHeartMedia e altre 11 reti avrebbero pubblicato Pixel 4 in dieci grandi mercati, con spot andati in onda circa 29.000 volte. Non è chiaro quante persone abbiano ascoltato questi spot pubblicitari.
Gli stati, tra cui Arizona, California, Georgia, Illinois, Massachusetts, New York e Texas, hanno anche emesso sentenze chiedendo alle aziende di pagare 9,4 milioni di dollari di sanzioni.
Il portavoce di Google José Castañeda ha dichiarato a Engadget che la società è felice di affrontare la situazione e che ha sempre preso “seriamente” le leggi sulla pubblicità.
Le pubblicità fuorvianti non sono nuove quando si tratta di grandi colossi. In passato, ricorderanno i più attenti, Huawei e Samsung sono stati entrambi sorpresi a diffondere foto scattate da macchine DSLR spacciandole per immagini ottenute dai sensori degli smartphone.
Tuttavia, in questo caso le accuse qui sono più gravi. La FTC e gli stati partecipanti sostengono che Google ha deciso di utilizzare false testimonianze.Da notare che la sanzione che ne deriverebbe sarebbe in termini economici più piccola di quella che la società ha affrontato nei casi antitrust, ma si tratterebbe di una vicenda che non gioverebbe all’immagine di Google, che ne uscirebbe danneggiata dal punto di vista della fiducia degli utenti nei nuovi Pixel e in altro hardware del colosso.