Occhio all’evoluzione degli smartphone di Google, perché la società ha probabilmente fatto un buon acquisto con Redux, una startup proprietaria di una tecnologia in grado di sfruttare il display degli smartphone come superficie per la diffusione dei suoni.
Il sistema è interessante in quanto permette di eliminare completamente i componenti dedicati agli speaker risparmiando spazio per altri sensori che potrà così essere sfruttato per aumentare la capacità della batteria oppure per permettere di costruire dispositivi ancora più sottili, o almeno questo è quanto scrive Redux sul suo sito ufficiale, reso inattivo di recente probabilmente come conseguenza alla recente acquisizione.
Non si conoscono i dettagli della compravendita. Nello specifico non è stato reso noto il costo della transazione portata a termina da Alphabet, la società per l’appunto controllata dall’azienda di Mountain View, né è stata annunciata la data di completamento della transazione, sebbene tuttavia i documenti depositati in Regno Unito rivelano che le azioni della holding Redux NVF Tech LTD sono state trasferite negli Stati Uniti il mese scorso.
Il portavoce di Google ha rifiutato di commentare l’acquisizione, anche se non è difficile capire perché la società potrebbe essere interessata a questa tecnologia, visto il suo ingresso competitivo nel mercato anche dal punto di vista hardware con la serie Pixel. Per di più la tecnologia di Redux non si limita solo a trasformare gli schermi dei telefoni in altoparlanti, ma può essere utilizzata anche per ricreare una sorta di feedback tattile sulla superficie dello schermo in base ai contenuti visualizzati.