Google compie 20 anni ma la missione è sempre la stessa: fornire agli utenti le informazioni più pertinenti e di massima qualità. Per questa ragione il motore che domina Internet celebra l’anniversario introducendo numerose nuove funzioni che puntano a rinnovare e migliorare le ricerche in vista delle evoluzioni già in corso oggi e da qui ai prossimi 20 anni.
Senza addentrarci nei dettagli filosofici, tutte le novità introdotte partono da 3 cambiamenti fondamentali individuati dai cervelli di Mountain View: il passaggio dalle risposte ai viaggi per aiutare gli utenti a riprendere da dove avevano interrotto, il passaggio dalle ricerche generate da domande alla raccolta di informazioni rilevanti anche se e quando l’utente non ha in mente una domanda specifica, infine il passaggio dal testo a un modo più visivo per trovare informazioni. Tutte le novità introdotte rispondono a uno dei tre punti sopra indicati; qui di seguito segnaliamo le principali:
Google Lens integrato nella ricerca delle immagini
La funzione che permette di estrapolare informazioni dalle immagini sfruttando intelligenza artificiale, apprendimento automatico e reti neurali è sempre disponibile in Google Immagini. L’utente può premere il pulsante Google Lens per riconoscere in modo automatico gli oggetti mostrati in foto e immagini: da qui è poi possibile fare click sui risultati per cercare e visualizzare altre immagini rilevanti.
Activity Card
ora Google mostra tutti i passaggi e le ricerche già effettuate dall’utente in passato quando viene inserito un termine già ricercato. Le Activity Card contengono tutte le pagine visitate legate all’argomento ricercato. Non compaiono per ogni risultato di ricerca e l’utente può anche scegliere di disattivarle.
Raccolte di ricerche
Gli utenti hanno escogitato diverse soluzioni per salvare le ricerche che desiderano conservare per riprenderle successivamente, dal copia e incolla in un file di testo, alle mail fino ad arrivare ad app per appunti e scrivanie condivise. Ora arriva anche una soluzione da Google: a partire dalle schede attività è possibile salvare le raccolte di ricerche. Durante l’operazione il motore suggerisce anche link collegati che potrebbero interessare l’utente, una funzione molto utile quando si lavora su progetti complessi in più sessioni, come per esempio per lo studio, il lavoro ma anche per organizzare viaggi.
AMP Stories
Lle Storie di Instagram hanno avuto un successo clamoroso e sono state copiate da tutti, ora è la volta anche di Google. L’intelligenza artificiale viene sfruttata per creare storie AMP dedicate a star dello sport, atleti e celebrità. Le testate e i portali che hanno adottato AMP vedranno comparire i contenuti così pubblicati nei risultati delle ricerche, quindi per il momento non si parla di Storie create dagli utenti.
Video in primo piano
Con la nuova funzione Featured Videos Google ora mostra video selezionati in base all’argomento ricercato dall’utente, così come per argomenti secondari relativi. In pratica si tratta di suggerimenti di video in primo piano strettamente legati al termine di ricerca: per esempio se un utente cerca informazioni su un parco, Google mostra sia i principali video dedicati, così come i filmati dedicati alle singole attività e attrazioni presenti in loco.
Con Discover scopri senza cercare
Infine come anticipato Google è già pronto per fornire informazioni pertinenti e di qualità anche quando l’utente non ha domande in mente o un termine da ricercare. Con la nuova funzione Discover, letteralmente scopri, una scheda introdotta nell’app di ricerca, è sufficiente fare click per visualizzare articoli e video selezionati in base agli interessi personali dell’utente. Qui potremo trovare non solo novità assolute ma anche contenuti sempre validi che non sono di nuova pubblicazione su Internet ma che potrebbero esserlo per l’utente.