Che la navigazione da mobile abbia acquisito negli anni importanza fondamentale non è più mistero: per questo Google inizierà a indicizzare tutti i siti Web in base alle loro versioni mobili a partire da settembre prossimo. Google stava già utilizzando l’indicizzazione mobile-first per i nuovi domini, ma questa modifica applicherà l’indicizzazione a tutti i domini.
Il cambiamento è in atto da anni e Google afferma che il 70 percento dei siti mostrati nei risultati di ricerca ha già abbracciato l’indicizzazione mobile-first. Tra oggi e settembre, continuerà a spostare i siti verso l’indicizzazione mobile, non appena i suoi sistemi riconosceranno che sono pronti.
Google ha iniziato a sperimentare un indice mobile-first che classificava i siti in base alle loro pagine mobili nel 2016, e la società ha effettuato la maggior parte delle ricerche mobile-first nel 2018. Entro il 2019, indicizzava tutti i nuovi domini web come mobile-first predefinito. Il prossimo passo naturale sarà quello di indicizzarli tutti in questo modo.
In Search Console, spiega Google, esistono diversi modi per verificare l’indicizzazione mobile-first. Lo stato viene visualizzato nella pagina delle impostazioni, nonché nello Strumento di ispezione URL, quando si controlla un URL specifico relativamente alla sua scansione più recente.
Le indicazioni Google su come far funzionare bene tutti i siti web per l’indicizzazione mobile-first continuano a essere particolarmente rilevanti, sia per i siti nuovi, che per quelli esistenti. In particolare, Big G consiglia di assicurarsi che il contenuto mostrato sia lo stesso (inclusi testo, immagini, video, e collegamenti) e che i metadati (titoli e descrizioni, meta tag dei robot) e tutti i dati strutturati siano uguali.
È bene ricontrollare questi elementi quando un sito web viene avviato o riprogettato in modo significativo. Negli strumenti di test URL si potrà controllare facilmente sia la versione desktop, che quella mobile. Nel caso in cui si utilizzino altri strumenti per analizzare il proprio sito Web, come crawler o strumenti di monitoraggio, è bene utilizzare invece un agente utente mobile.