Un giudice in California ha stabilito che Google dovrà affrontare un’azione legale collettiva perché, secondo quanto riferito dai soggetti che hanno chiesto il procedimento, ha segretamente tracciati gli utenti anche quando questi usavano il browser nella modalità di navigazione in incognito.
La trattazione in un unico procedimento di più domande di risarcimento – riferisce Bloomberg – era stata presentata a giugno dello scorso anno da tre querelanti, affermando che Google avrebbe ottenuto dati degli utenti usando Google Analytics, Google Ad Manager, applicazioni e plug-in per siti web, incluse app per smartphone, anche quando l’utente non cliccava su annunci Google.
I ricorrenti sostengono che Google avrebbe ingannato gli utenti, facendo credere loro di avere il controllo sulle informazioni condivise usando la modalità di navigazione privata del browser, un comportamento in violazione delle leggi federali sulle intercettazioni.
L’illecito lesivo riguarda “milioni” di utenti Google che dal 1° giugno 2016 hanno navigato su internet usando la modalità incognito. La class action mira a ottenere 5000$ di danni per la violazione di norme sulle intercettazioni e leggi sulla privacy della California, con danni che ammontano a 5 miliardi di dollari per la pluralità dei soggetti che hanno chiesto di partecipare alla class action.
Google ha cercato di fare archiviare il caso, affermando che i querelanti hanno accettato le sue policy sulla privacy, policy che – secondo Big G – sono esplicitamente comunicate nelle indicazioni delle pratiche interne di protezione dei dati. Big ha inoltre chiarito nella documentazione depositata in tribunale che, a suo modo di vedere, “incognito” non significa “invisibile”, e che le attività degli utenti sono visibili dai siti visitati e da strumenti e servizi di analytics di terze parti.