La modalità navigazione in incognito di Google Chrome è una funzione simile alla “Navigazione Privata” di Safari e consente di aprire pagine in una finestra che non saranno registrate nella cronologia di navigazione o di ricerca, e non lascieranno traccia sul computer (ad esempio sotto forma di “cookie”), una volta chiusa la finestra. La funzione, però, ha un piccolo bug che potrebbe in un particolare caso consentire di scoprire se un sito è stato visitato. A individuare il baco, il blogger Lewis Thompson il quale afferma di aver anche segnalato il problema a Google senza ottenere ancora una risposta. Thompson spiega i passaggi necessari per verificare quanto afferma:
1) Avviare Chrome e aprire una nuova finestra di navigazione in incognito.
2) Visitare un sito web non visitato in precedenza e attendere il caricamento completo della pagina.
3) Aumentare l’ingrandimento dei caratteri premendo i tasti cmd e “+”contemporaneamente (sui PC con Windows la combinazione è CTRL e “+”).
4) Chiudere la finestra di navigazione in incognito.
5) Rivisitare l’URL del punto due.
6) Il sito, correttamente, non compare nella cronologia ma digitando l’indirizzo prima visitato in una nuova finestra di navigazione normale, viene ripresentato il livello di zoom indicato al punto 3 (anche uscendo e riavviando l’applicazione, il problema persiste).
Niente di particolarmente preoccupante sia ben chiaro, ma è ovvio che altri utenti potrebbero in questo modo comprendere se un sito web è stato visitato. Non tutti gli utenti sembrano affetti dal problema. Abbiamo verificato con l’ultima versione 5.0.375.38 beta scaricata dal sito web e siamo riusciti a riprodurre il sintomo. E’ molto probabile che il bug sarà corretto in una delle prossime release dell’applicazione.
[A cura di Mauro Notarianni]