A partire dalla versione 72 del suo browser Google ha aggiunto DuckDuckGo fra i motori di ricerca alternativi che possono essere utilizzati su Google Chrome per le ricerche online, che va ad aggiungersi ai già presenti Yahoo, Bing e Google, quest’ultimo sempre impostato come motore di ricerca di defaul sul browser.
Si tratta di una mossa interessante da parte di Google, che probabilmente vuole mitigare il suo sostanziale monopolio sul mercato della navigazione web: secondo diversi dati pubblicati online il browser della grande G ha ormai raggiunto oltre il 60% del mercato globale del browsing, con il secondo classificato (Safari) ben distante, a poco più del 13%.
Inserendo DuckDuckGo, Google probabilmente vuole offrire un’ulteriore alternativa base sul mercato, strizzando il particolare l’occhio a tutti coloro che sono particolarmente interessati a salvaguardare la propria privacy online. DuckDuckGo infatti è balzato agli onori della cronaca per essere un motore di ricerca particolarmente attento al rispetto della privacy degli utenti.
L’azienda promette infatti di non tracciare l’attività degli utenti né di registrare le abitudini e la ricerche effettuate dalle persone online, sistema in invece ampiamente utilizzato da Google (ma anche da Bing e Yahoo) principalmente per servire agli utenti annunci pubblicitari e generare ricavi per l’azienda.
Il successo di DuckDuckGo è cresciuto nel corso degli anni all’intensificarsi delle preoccupazioni legate proprio al rispetto della privacy online: l’azienda ha recentemente superato il traguardo delle 30 milioni di ricerche al giorno, dati comunque trascurabili se paragonati ai miliardi di ricerche eseguite ogni giorno su Google.
DuckDuckGo ha comunque guadagnato un folto seguito sul web, soprattutto fra gli utenti più attenti alle questioni legate alla privacy. Anche Macitynet ha in passato testato DuckDuckGo, utilizzandolo come unico motore di ricerca per una settimana; consigliamo a tutti di leggere la nostra recensione di DuckDuckGo che, per quanto vecchia, può essere ancora oggi considerata attuale nelle sue conclusioni.