Sarà l’Europa ad obbligare Apple ad aprire Messaggi a piattaforme concorrenti: lo sperano Google e alcuni operatori di telecomunicazioni che hanno recentemente presentato all’Ue una richiesta in tal senso, facendo riferimento al Digital Markets Act (DMA), strumento nato per garantire l’assenza di barriere di ingresso di tutti i servizi online, combattere gli abusi di mercato delle grandi piattaforme digitali, e stimolare l’innovazione dei mercati digitali.
In definitiva quel che accade con Messaggi – a detta di Google che è il capofila del gruppo che ha interpellato l’unione – è che Apple opera da cosiddetto “gatekeeper” detenendo l’esclusiva della piattaforma e facendola funzionare solo sui suoi dispositivi.
In tal modo opererebbe in opposizione allo spirito della norma, impedendo l’interoperatività di un sistema che viene considerato “basilare”. E per questa ragione deve essere aperto e fruibile.
“È fondamentale – si legge nel documento inoltrato a Bruxelles – che le imprese possano raggiungere i loro clienti usando strumenti di comunicazione moderni sfruttando un comunicazione arricchita dal punto di vista multimediale. Uando iMessage questo è possibile solo tra utenti iOS; il resto del pubblico deve accontentarsi dei normali SMS”.
La richiesta di Google, affiancata da altre entità com Orange, Vodafone, Telefonica, e Deutsche Telekom, parte da una base incontestabile: Apple è in effetti è uno (gli altri sono Alphabet, Amazon, ByteDance, Meta, Microsoft ) dei Gatekeeper che devono rispettare il Digital Markets Acts.
Per questa ragione è stato stabilito che Apple dovrà in qualche modo (quale è da vedere) aprire alla concorrenza il mondo delle applicazioni per iPhone e iPad. Ma per quel che riguarda Messaggi, in USA iMessage, le cose sono più incerte.
Perché Apple non vuole aprire Messaggi a Google e altri
Apple del resto si era schierata contro precedenti richieste inerenti Messaggi avanzando come ragione la non dominanza sul mercato. A detta di Apple il suo servizio di messaggistica non raggiunge il numero di utenti necessario a renderlo indispensabile e quindi sottoporlo alle regole del DMA.
La ragione per cui Apple non vuole aprire Messaggi agli utenti di altre piattaforme, in definitiva ad Android, è certamente da riferire alla volontà di mantenere il servizio collegato all’acquisto di un dispositivo Apple. Questo per altro aveva ammesso esplicitamente Eddie Cue nel contesto del processo per la ben nota vicenda Epic Games.
La commissione Europea, che in passato è sembrata molto più vicina alle idee di Google che a quelle di Apple ma non aveva messo Apple tra i Gatekeeper nel campo della messaggistica, ha ora tempo fino a febbraio per rispondere.