I dirigenti di Alphabet, società “cappello” che controlla anche Google, hanno dichiarato negli ultimi mesi di non volere produrre in proprio le auto a guida autonoma e fatto capire di preferire allo scopo joint venture con case automobilistiche affermate.
Tutto ciò non impedisce loro di cercare esperti del settore. Reuters nota a questo proposito che Alphabet ha sul proprio sito pubblicato vari annunci per la ricerca di personale, in particolare esperti con particolari riferimenti alle attività manifatturiere legate al mondo delle auto.
Le ricerche di Google riguardano 36 posti di lavoro relativi al progetto per l’auto alla quale si lavora in “Google X”, la struttura semi-segreta gestita di Mountain View che si occupa dello sviluppo di innovazioni tecnologiche. I posti di lavoro sono destinati a ingegneri con specifiche expertise nel controllo del movimento, nei display, nella robotica, nella gestione dei sensori ma non mancano incarichi per chi si occupa di operazioni, materiali e marketing.
Google probabilmente intende proporre soluzioni proprietarie ai futuri partner (in passato si è fatto il nome di Ford) con software e servizi che saranno i precursori delle auto a guida autonoma. Spulciando i posti di lavoro disponibili è possibile capire un po’ su cosa sta lavorando la grande “G”: si parla di responsabili per la progettazione di stazioni di assemblaggio, esperti nella criticità dei processi di fabbricazione, specillasti nella progettazione di strutture usate nell’assemblaggio di parti elettroniche e altre figure ancora che, lasciano immaginare la creazione “in casa” di prototipi completi da usare per test e prove varie che porteranno ai prodotti realizzati poi dai partner.
Poche settimane prima del CES di Las Vegas si era vociferato di accordi con Ford ma negli annunci del gruppo automobilistico di Detroit non sono emersi dettagli. Ford ha parlato di generici veicoli autonomi futuri ma senza indicare in collaborazione con chi, questi veicoli verranno eventualmente realizzati. Mark Field (CEO di Ford) non ha mai pronunciato la parola “Google” parlando di vetture a guida autonoma ma ha dichiarato che “Quando sarà lanciato il nostro primo veicolo autonomo, non sarà solo per persone che possono permettersi auto lussuose”. Per quanto riguarda connessioni e multimedialità, Ford intanto mantiene i contatti su più versanti: Apple (AppleCar), Google (per Android) e anche con Amazon (Amazon Echo) per consentire ad auto e anche abitazioni di comunicare: sarà ad esempio possibile accendere le luci della cucina quando si arriva davanti casa o, viceversa, accendere l’auto prima di uscire da casa.
John Krafcik, l’uomo in Google X responsabile del progetto delle self-driving car, parlando recentemente dal palco dell’Automotive News World Congress di Detroit ha affermato: “Sappiamo che avremo bisogno di molto aiuto”, di essere certo che partnership verranno siglate, ma che per ora è “troppo presto” per dire con chi e secondo quale modalità. Krafcik ha riconosciuto ai produttori talenti ed l’esprienza per la produzione su larga scala, fattori per il quale “spera di collaborare” con molti di loro.