L’elettrocorticografia (ECoG) infracranica è stata sperimentata negli anni ’50 da Wilder Penfield e Herbert Jasper, neurochirurghi del Montreal Neurological Institute. I due, spiega il sito Patently Mobile, hanno sviluppato l’ECoG come parte di una pionieristica procedura usata per trattare i pazienti affetti da gravi epilessie. I dati della regione corticale del cervello elaborati dall’ECoG sono stati usati per identificare zone epilettogeniche, regioni nelle vie del tronco cerebrale che generano crisi epilettiche. Tali zone possono essere asportate chirurgicamente con la resezione distruggendo in tal modo il tessuto cerebrale che da originare alle crisi epilettiche.
Google è in qualche modo interessata a nuove varianti della tecnologia in questione e, insieme all’Istituto Leibniz di neurobiologia e all’Università Otto-von-Guericke di Magdeburgo (Germania), ha registrato un brevetto denominato “Microelectrode Array for an Electrocorticogram”. Nel brevetto si mostra l’applicazione di un microelettrodo che consente di memorizzare l’elettrocorticografia di un essere umano. L’array di microelettrodi è collegato via wireless a un dispositivo di controllo che consiste in un amplificatore dei segnali dell’elettrodo e un sistema di acquisizione dati.