Per chi usa il chatbot basato su Intelligenza Artificiale AI Google Bard, online dal 21 marzo, ora c’è una pagina che permette di sapere come evolve il servizio e quindi sapere, di volta in volta, cosa è capace di fare, quali sono le nuove possibilità offerte e se e dove sono stati apportati dei miglioramenti.
Una buona notizia per gli utilizzatori del servizio, ma anche una mossa astuta di Google, che in questo modo riesce sicuramente a tenere meglio a bada le agenzie governative, specie dopo il caso di ChatGPT in Italia, bloccato per gli problemi alla privacy.
La nuova pagina si chiama Experiments updates ed elenca appunto gli aggiornamenti sui vari esperimenti che l’azienda sta facendo con il suo servizio di chat con intelligenza artificiale Google Bard. Per il momento c’è solo un aggiornamento, quello del 10 aprile, e per ogni novità introdotta in quella data è elencato un cosa e un perché.
Cosa c’è di nuovo in Google Bard
Il primo cambiamento riguarda proprio la creazione della pagina degli aggiornamenti di Bard che, spiega Google, ha lo scopo di permettere alle persone di vedere quali sono gli ultimi aggiornamenti in modo tale da poterli testare e fornire una valutazione, facendo così notare eventuali problemi o suggerendo migliorie.
L’altra novità, introdotta sempre lunedì 10 aprile, riguarda l’aggiunta di «ulteriori argomenti di ricerca suggeriti quando le persone fanno click sul “cercalo su Google”», con l’intento di offrire «una gamma più ampia di interessi con più argomenti correlati».L’ultimo aggiornamento (per adesso) riguarda i miglioramenti alle capacità di matematica e logica di Bard, anche se – nota Big G – allo stato attuale non sempre l’AI risponde correttamente, motivo per cui il team che ci lavora si starebbe dando da fare per offrire «risposte di qualità superiore in queste aree».
I dettagli forniti fino ad ora appaiono piuttosto scarni e vaghi; in ogni caso l’idea di creare questa pagina per seguire gli sviluppi è senz’altro buona, specie in un momento come questo in cui le persone sono giustamente preoccupate per la propria privacy e hanno tutto l’interesse nel capire come progredisce l’AI. Offrendo maggiore trasparenza, è probabile che Google riesca a conquistare qualche punto di fiducia.