Non 10 miliardi, ma 19 miliardi sarebbe stata l’offerta di Google per Whatsapp, quasi il doppio di quanto aveva riferito nei giorni scorsi Fortune. A confermare che Big G aveva provato a comprare l’azienda di messaggistica, ma ad una cifra largamente superiore a quella vociferata è The Information, che precisa anche alcuni dettagli delle trattative.
Page, dice la testata on line, avrebbe incontrato Jan Koum e Brian Acton, i due fondatori di Whatsapp, qualche giorno dopo il loro faccia a faccia con Zuckerberg, quindi dopo l’offerta ufficiale di Facebook. Larry Page avrebbe rilanciato, offrendo loro la stessa cifra e promettendo di lasciarla vivere come realtà indipendente, quindi offrendo solo un sostegno esterno e una blanda integrazione con alcuni servizi di Google; secondo Page accettare l’offerta di Facebook avrebbe invece significato finire sotto il controllo di una realtà che li avrebbe usati, in sostanza, per i propri scopi. I due manager avrebbero però rifiutato perchè l’impressione ottenute era esattamente quella contraria, ovvero Google voleva mettere le mani su WhatsApp al solo scopo di lasciare Facebook a bocca asciutta, e non per ragioni strategiche o per farla diventare un progetto più esteso, quindi sarebbe stata Google ad usare Whataspp per i propri scopi togliendole l’indipendenza. Alcuni portavoce di Google hanno smentito questa ricostruzione, sostenendo che WhatsApp avrebbe frainteso i consigli di Larry Page, che si sarebbe limitato a incentivare l’indipendenza dell’azienda e quindi non ci sarebbe stata nessuna offerta di acquisto.
Ricordiamo che le voci di tentativi di accordo tra Whatsapp e Google non sono di oggi. Qualche mese si era parlato di una offerta Google per un miliardo di dollari. Successivamente il colosso di Internet avrebbe proposto a Whataspp diverse decine di milioni di dollari di “canone” solo per avere diritto ad avere un avvisto quando qualche sua rivale avrebbe fatto una offerta di acquisizione e darle quindi la possibilità di elaborare una controfferta. Tutte e due queste proposte sarebbero state rifiutate a Whatsapp.
Al momento, di fronte a voci e smentite, l’ipotesi più accreditata è che Jan Koum ha declinato la proposta di Googlet perchè al contrario di quella avanzata da Facebook, non era prevista una poltrona nel consiglio di amministrazione, beneficio che avrebbe ottenuto accettando l’offerta di Facebook.