Google ha “accalappiato” un importante chip designer che in precedenza lavorava per Apple. Si tratta di John Bruno, ingegnere che lavorava per la Casa della Mela dal 2012. Prima di arrivare a Cupertino, scrive The Information, Bruno aveva lavorato con Advanced Micro Device (AMD) come capo chip design di ATI Technologies. Questo ex ingegnere di AMD è considerato tra gli artefici di Trinity, la seconda generazione di APU, i processori con grafica integrata proposti tempo addietro dallo storico concorrente di Intel.
Macrumors scrive che Bruno ha fondato e si è occupato del competitive analysis group all’interno di Apple, gruppo che ha consentito all’azienda di essere molto avanti rispetto ai competitor nell’ambito delle performance dei chip. L’ingegnere non è il primo che Google “ruba” ad Apple. Tra i vari importanti nomi accalappiati da Big G che in precedenza lavoravano a Cupertino, ci sono: Manu Gulati, Wonjae (Gregory) Choi e Tayo Fadelu.
L’assunzione sarebbe una mossa in linea con impegni di Google che vedono l’azienda sempre più impegnata a sviluppare chipset in proprio da destinare a dispositivi tipo lo smartphone Pixel. Recentemente Big G ha annunciato la seconda generazione dei chip noti come Tensor Processing Unit (TPU), sviluppati specificatamente per Intelligenza Artificiale e il Machine Learning e in grado di sfrutta ora le capacità del cloud. Oltre che a quest’ambito, l’assunzione di Bruno potrebbe avere a che fare con la volontà di sviluppare SoC proprietari in grado di competere con le soluzioni offerte da Apple.
Jim McGregor, analista di Tirias Research, parlando con The Information ha dichiarato che Google potrebbe nel giro di sei mesi avere un suo SoC multifunzionale.