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Google Assistant non può battere Siri su iPhone per 7 buone ragioni

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E’ bello, intelligente e a quanto pare migliore di Siri, ma pochi lo utilizzano realmente. Google Assistant, il diretto rivale dell’assistente vocale di Apple, è arrivato su App Store il 18 maggio e a partire da quel momento tutti gli utenti degli Stati Uniti (ma in futuro, probabilmente, anche nel resto del mondo) possono installarlo per godere delle sue belle, intelligenti e limitate funzioni.

Per iPhoneHacks le recensioni positive non fanno testo: ci sono infatti sette buone ragioni per cui ne sarebbe compromessa la piena usabilità lasciando preferire Siri, nonostante quest’ultimo attualmente si trovi in apparente svantaggio. In primo luogo non è preinstallato su iPhone e ciò, non bisogna sottovalutarlo, fa tutta la differenza del mondo: doverlo andare a cercare vuol dire anche conoscerne l’esistenza.

Inoltre usiamo Siri perché è facile da richiamare: in fondo basta tenere premuto il tasto Home oppure dire più semplicemente “Hey Siri” (su iPhone 6s e successivi anche senza dover necessariamente collegare il dispositivo alla rete elettrica) con il telefono in standby anche a qualche metro di distanza dal dispositivo. Non essendoci la possibilità di selezionare Google Assistant come servizio primario, per interagirci è necessario avviare l’app e, soltanto in quel caso, sarà anche possibile richiamarlo vocalmente con un “Ok Google”.

Google Assistant iPhone

La mancata integrazione con il sistema si riflette poi anche sul controllo di alcune funzioni dei dispositivi, come l’accensione o lo spegnimento di Wi-Fi e modalità Aereo, lo scatto di fotografie e via dicendo: per tutto questo l’unica strada è usare Siri. Come quest’ultimo può però inviare SMS o effettuare telefonate, è vero, ma il sistema non è intuitivo e fluido e richiede uno step aggiuntivo per completare l’operazione.

Al momento poi il servizio è integrato soltanto con le applicazioni di Google, ma da questo punto di vista il futuro è roseo: Google ha aperto le porte per la piena integrazione di Google Assistant in qualsiasi dispositivo tramite un SDK quindi è solo questione di tempo prima che possa pareggiare i conti con il suo rivale.

Una vittoria però non basta per preferire uno all’altro, specialmente per chi guida una automobile con CarPlay: per la stessa ragione di iPhone e iPad, anche in auto il pulsante integrato nel sistema in auto richiamerà Siri piuttosto che Google Assistant.

Google Assistant iPhone

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